che è la mancata formazione di un dente definitivo, che dunque non spunterà mai.
Già a 6-7 anni si può sapere con la radiografia panoramica, che permette di vedere i denti definitivi in sviluppo nell’osso.
Possono mancare uno o più denti.
Secondo la statistica, i denti che mancano più di frequente sono:
- Al primo posto c’è il dente del giudizio.
- Al secondo, il secondo premolare inferiore.
- Al terzo posto l’incisivo laterale superiore.
Questa è una condizione di squilibrio che favorisce il un morso coperto, che è un trauma per gli incisivi e come conseguenza la mandibola tende ad irrigidirsi indietro, comprimendo le articolazioni, e predisponendo al mal di testa e al male al collo.
Se mancano dei denti davanti, cambia anche l’appoggio delle labbra con il risultato di un profilo piatto.
Come si interviene? La migliore soluzione è l’apparecchio fisso, in grado di organizzare bene gli spazi dove non sono cresciuti i denti.
Però le strategie sono due, completamente diverse:
- La prima prevede di dare gli spazi giusti per sostituire i denti che mancano con impianti o protesi.
- La seconda invece di chiudere gli spazi con i denti che ci sono già.
In quest’ultimo caso il notevole vantaggio sono i costi più bassi e la durata maggiore perché gli impianti e i ponti non sempre durano tutta la vita.
Quando non è possibile, per esempio per uno scompenso osseo dei mascellari, devo aprire gli spazi ma ottengo una funzione e un’estetica altrettanto validi.
La scelta non è mai semplice perché ci sono mille cose da tenere in considerazione che vanno studiate bene e da vicino.
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Papà di Sergio e Rafael. Aiuto le persone a ritrovare il loro sorriso, sfruttando la tecnologia degli apparecchi ortodontici.